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Aosta, una città abbracciata dalle montagne

  2022-12-06

Il capoluogo della Valle d’Aosta è una città imperdibile e ricca di reperti archeologici. Le montagne sono una parte fondamentale della vita di Aosta in quanto scenario naturale ma anche luogo turistico che attira persone da tutto il mondo, sia in estate sia d’inverno.

Conosciuta come la “Roma delle Alpi”, Aosta vanta un lungo passato: i primi segni di insediamenti umani risalgono al 3000 a.C. quando la zona era abitata da popolazioni megalitiche.

I resti più evidenti, però, sono quelli che risalgono all’epoca romana, e fu l’imperatore Augusto a voler porre il suo accampamento in questa Valle. Nonostante la successiva caduta dell’Impero, la città rimase, per i secoli a venire, un punto di riferimento per tutto il territorio circostante.

Il primo monumento che si incontra arrivando ad Aosta è il celebre Arco di Augusto, costruito nel 25 a.C. per commemorare la vittoria dei Romani sui Salassi, popolazione che abitava in questa zona. Proseguendo verso il centro si attraversa la Porta Pretoria, unica sopravvissuta delle quattro originarie, e si arriva al meraviglioso Teatro Romano.

Questo luogo decisamente suggestivo, negli ultimi anni ha ospitato numerosi spettacoli, concerti e, nel periodo natalizio, i mercatini. Insieme all’Arco, alla Porta e alle mura di cinta, il Criptoportico forense è uno dei siti archeologici più rappresentativi di Aosta. Si tratta di una caratteristica galleria di marmo costruita allo scopo di regolarizzare il dislivello dell’area.

Nel cuore della città sorge piazza Chanoux: rettangolare, chiusa al traffico, circondata da palazzi storici, tra cui il Municipio dalla facciata neoclassica, è dedicata al martire della resistenza Emile Chanoux, ucciso dai nazisti nel 1944 ed è considerata il salotto di Aosta. Al centro si può ammirare il sontuoso monumento “l’Alpino” risalente al 1924.

Anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta è molto suggestiva da visitare. Affacciata su quello che un tempo era il foro, rappresenta l’edificio religioso più importante e più antico della città. Si tratta di un vero scrigno di arte e tesori religiosi. Qui potrete ammirare un ciclo di affreschi dell’XI secolo che decora la volta, un crocifisso ligneo del 1397vetrate artistiche realizzate tra il 1400 e il 1500, e sul pavimento due preziosi mosaici che risalgono al XII e al XIV secolo, senza dimenticare il chiostro del 1460.

Dopo tanto girovagare è bene fermarsi e gustare le bontà della gastronomia locale… Da non perdere ci sono i formaggi tipici della zona, la fontina in primis, senza dimenticare i chnefflene (palline di pasta a base di latte e farina) e la seupa de grì (minestra di maiale, orzo e verdure).

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